Prestiti Agevolati
I prestiti a tasso agevolato per privati e aziende. Come richiedere un finanziamento agevolato.
La categorie dei prestiti agevolati ricomprende tutti quei finanziamenti che hanno condizioni migliori rispetto allo standard di mercato.
A seconda dei destinatari possiamo distinguere tra:
- prestiti agevolati ai privati
- prestiti agevolati alle aziende (più in generale prestiti all'imprenditoria)
In base al costo del finanziamento si hanno:
- prestiti agevolati a tasso zero,
- prestiti a tasso di interesse agevolato (anche inferiore di cinque punti).
Particolari agevolazioni ulteriori possono concretizzarsi nella:
- possibilità di posticipare il pagamento di una o più rate,
- assenza o minimizzazione di garanzie.
Si tratta quasi sempre di prestiti finalizzati, che richiedono cioè una destinazione d'uso. I prestiti agevolati hanno in genere dei tempi di erogazione più dilatati rispetto ad altri tipi di finanziamento, proprio perché l'istruttoria deve indagare sulla corrispondenza delle qualifiche richieste e sull'effettiva necessità, soprattutto se rapportate alle minori garanzie richieste. I tempi di erogazione di un prestito agevolato possono arrivare anche a tre mesi.
In base alla finalità del prestito agevolato, vengono stabiliti i massimali di finanziamento, oltre i quali non è possibile erogare in via agevolata.
Prestiti agevolati ai privati
In genere i prestiti agevolati ai privati possono prevedere vincoli di destinazione, di:
- finalità del prestito,
- categorie particolari di soggetti finanziabili.
Alcuni esempi:
- prestito agevolato agli studenti per finanziare il proprio percorso di studi,
- prestito agevolato per l'installazione di pannelli solari,
- prestito agevolati per i neonati,
- prestito agevolato agli iscritti di fondi pensione di categoria (es. prestito inpdap),
- prestito agevolato ai dipendenti dell'azienda che abbia stipulato particolari convenzioni con istituti di credito.
In genere il prestito agevolato ai privati presenta:
- minori garanzie richieste (e quindi un accesso semplificato),
- bassi tassi di interesse,
- maggiori libertà nella restituzione del capitale.
Nella categoria dei prestiti agevolati rientrano anche quei finanziamenti a tasso zero offerti ad esempio da ipermercati per l'acquisto di elettrodomestici, concessionari di automobili, negozi di arredamento, agenzie di viaggi etc... Spesso però aderendo all'offerta di prestito a tasso zero si rinuncia implicitamente allo sconto altrimenti contrattabile.
Prestiti agevolati per il lavoro autonomo
I prestiti agevolati per il lavoro autonomo, detti anche prestiti d'onore, sono finanziamenti di ridotta entità, volti al sostegno di una nuova attività imprenditoriale in forma di ditta individuale, senza preclusioni sul settore produttivo di appartenenza, tranne quelli esclusi esplicitamente dal CIPE o da regole comunitarie.
Questi prestiti agevolati sono destinati a persone fisiche con queste caratteristiche:
- maggiore età
- disoccupato, inoccupato o in mobilità (pur percependo l'indennità di disoccupazione)
- residenza in Italia
- sede legale dell'attività imprenditoriale in Italia
- atto costitutivo in data successiva a quella della presentazione della domanda
Il prestito agevolato per il lavoro autonomo massimo erogabile è pari a 25823 euro iva esclusa ed è vincolato ad una vita minima dell'attività di 5 anni (per almeno 5 anni si è vincolati ad essere titolari della azienda per cui si richiede il prestito agevolato e non avere alcun contratto di lavoro a tempo pieno). Il tasso di interesse applicato è pari al 30% del tasso di interesse di riferimento al momento della stipula. L'ammortamento avviene in 5 anni con rate trimestrali costanti.
Per i prestiti d'onore al lavoro autonomo sono previste agevolazioni in forma di:
- finanziamento a fondo perduto (detto anche prestito a tasso abbattuto)
- finanziamento a tasso agevolato
Possono essere finanziati investimenti e spese di gestione relativamente ad esempio a:
- materiali di consumo
- costi di processo produttivo
- beni immateriali a utilità pluriennali
- canoni di locazione
- oneri finanziari
- ristrutturazioni di immobili fino al 10% del valore degli investimenti
- macchinari e attrezzature anche usati
- impianti elettrici e allacciamenti
Nella fase di startup, durante il primo anno di attività, possono essere erogati in via gratuita servizi di consulenza.
Prestiti agevolati alle imprese
Parlando di prestiti agevolati alle imprese ci si riferisce in particolare a finanziamenti istituiti in particolare da Unione Europea e Regioni per favorire e sostenere lo sviluppo economico nazionale o locale, ad esempio:
- lo sviluppo dell'ecommerce
- l'innovazione tecnologica, ricerca e sviluppo
- il rinnovo di macchine utensili
- lo sviluppo di startup
- l'imprenditoria femminile
- lo sviluppo dell'occupazione e la lotta contro la disoccupazione
- ampliamento delle strutture turistiche e balneari,
- la competitività.
I riferimenti normativi e informativi da consultare sono ad es.:
- Fondo Per l'Innovazione Tecnologica
- Invitalia Agenzia Nazionale per l'Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo di Impresa (ex Sviluppo Italia)
- Legge 488
- Legge 598
- Legge 949 (Contributi Pubblici per l'Impresa Artigiana)
- Legge 662 del 1996 (Fondo di Garanzia per Piccole e Medie Imprese)
- Decreto Legge numero 185 del 21 aprile 2000, in particolare gli articoli 17 e 19
- Decreto Legge numero 295 del 28 maggio 2001
- Legge Sabatini (Contributi per le Macchine Utensili)
- Archivio telematico "Merlino"
- Siti delle Regioni e delle Camere di Commercio
Le agevolazioni in denaro possono essere:
- contributi in conto capitale a fondo perduto, determinati come frazione degli investimenti ammissibili e documentabili;
- contributi a spese di gestione a fondo perduto;
- contributi agli oneri finanziari.
Le agevolazioni diverse da quelle in denaro possono essere:
- integrazione di garanzie per facilitare finanziamenti a condizioni migliori;
- sgravi fiscali;
- corsi di formazione gratuiti o a costi ridotti.
Ogni Regione può disporre questi finanziamenti agevolati secondo regole proprie; pertanto si invita a consultare direttamente il sito istituzionale della propria regione e della Camera di Commercio.
Una attenzione particolare va alle cosiddette "microimprese", cioè alle società di persone di piccola dimensione neo costituite (e non operative al momento della domanda), in cui almeno la metà dei soci possiede la metà delle quote. L'importo massimo finanziabile è di 129114 euro iva esclusa.
Un'altra forma di agevolazione riservata alle imprese di nuova costituzione (anche in caso di lavoro autonomo), è data dai finanziamenti per avviare un franchising. Vincolo per l'accettazione della domanda di finanziamento agevolato è che il franchisor sia convenzionato con l'ente che delibera il prestito. È un prestito agevolato restituibile in sette anni.
Vi sono poi prestiti agevolati erogati ad esempio da Casse Nazionali di Previdenza che riservano le agevolazioni ai propri iscritti (es. Inarcassa Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per Ingeneri e Architetti Liberi Professionisti). Ogni ente ha la propria regolamentazione pertanto vi invitiamo a consultarne i siti istituzionali.
Come richiedere un prestito agevolato
Il primo passo per richiedere un prestito agevolato è individuare la legge o i bandi collegati e quindi l'ente, istituto che offre finanziamenti in linea con le caratteristiche all'origine dell'agevolazione.
Ad esempio parlando di imprenditoria femminile la legge che regola l'erogazione dei finanziamenti è la numero 215 del 1992.
Una volta individuato l'offerta che più si conforma alle esigenze e caratteristiche proprie, si procede con le domanda di prestito presentando tutta la documentazione richiesta. Va detto che in molti casi di prestito agevolato ad imprese non si tratta di semplici documenti identificativi e reddituali (es. la busta papa per un prestito personale), ma anche ad esempio di una documentazione progettuale completa ("business plan" o "progetto di impresa") a giustificazione della bontà della destinazione d'uso del finanziamento (ad es. è il caso delle startup). I tempi di erogazione come già detto sono più lunghi rispetto ad altre forme di finanziamento pertanto va consigliata una oculata valutazione delle dinamiche finanziarie e delle risorse necessarie. In caso di nuova imprenditoria ci si può rivolgere ad enti consulenziali che aiutano nel processo di definizione e redazione della richiesta di prestito agevolato.
Ad esempio se il prestito agevolato viene richiesto ad Invitalia per un prestito d'onore per l'autoimpiego, bisogna registrarsi sul sito (invitalia.it), inoltrare la domanda online, scaricare gli allegati e restituirli compilati correttamente con raccomandata AR allegando anche i prospetti finanziari relativi agli investimenti oggetto del finanziamento. Passata la fase di verifica formale preliminare in cui vengono accertati la correttezza della domanda e i requisiti di base (la cosiddetta "verifica di merito" - nota bene, differentemente ad esempio dal prestito INPDAP, nel caso di prestito agevolato all'autoimpiego non ci sono graduatorie di merito), si viene convocati per un colloquio obbligatorio ai fini dell'accoglimento della richiesta di finanziamento agevolato. Entro sei mesi viene deliberato l'esito, cui segue - se concesso - la stipula del contratto di finanziamento agevolato. Il prestito agevolato viene quindi erogato con un anticipo (massimo 40% degli investimenti previsti e un saldo sulla base delle fatture presentate relative agli investimenti completati.
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